Monthly Archives: February 2006

La splendida serata Torinese, ha messo in scena gli aspetti migliori del popolo italiano. E’ stata una grande serata, una cerimonia eseguita con gusto e con tanta classe che ha fatto vedere al mondo intero il notevole spessore del popolo italiano e ci ha riempiti di orgoglio.

Ora il pensiero va ai nostri atleti, affinché sappiano ripetere le imprese degli ultimi tedofori di oggi. E’ stata una grande emozione vedere correre con la fiaccola Maurilio De Zolt, perché il ricordo dell’impresa della staffetta di Lillehammer rimarrà per sempre.

Si, questa sera possiamo sentirci veramente orgogliosi della nostra nazione.

 

Pubblicato su Torino 06 

E’ Stefania Belmondo l’ultimo Tedoforo

Grande gioia per Stefania Belmondo, sarà lei l’ultimo Tedoforo.

Pubblicato su Torino 06. 

Vogliamo Stefania come ultimo Tedoforo.

L’affetto per Alberto Tomba è tanto, ma vogliamo Stefania Belmondo come ultimo Tedoforo. Entrambi hanno rappresentato al meglio l’Italia alle passate Olimpiadi, ma è giusto che sia la piemontese Stefania a portare l’ultima fiaccola.

Pubblicato su Torino 06. 

Ci dicano la verità sull’esclusione di Camilla Borsotti!

Neanche il tempo di gioire per la convocazione della piemontese Camilla Borsotti, giovane atleta polivalente (una rarità per le atlete italiane), che è arrivata la doccia fredda. Camilla è stata esclusa! Al suo posto Annalisa Ceresa.

La motivazione a mio avviso non può essere il decimo posto che
la Ceresa ha ottenuto domenica, soprattutto in una specialità, lo slalom speciale, dove le atlete azzurre non brillano da anni. E’ per questo che chiediamo di conoscere la verità! Secondo me è un fatto ignobile, non  si trattano i giovani atleti in questo modo, prima li si fa sognare convocandoli e poi li si esclude. Vergogna! Vergogna! Vergogna!

Ho capito che noi italiani non dobbiamo vergognarci solo dei continui assalti alla fiaccola olimpica, ma anche dei dirigenti della squadra di sci alpino femminile. I nostri atleti meritano rispetto! Non ci si comporta così!

 

Pubblicato su Torino 06.

Ogm: una tecnologia importante ma non sempre indispensabile.

Io da sempre vedo la questione Ogm da un doppio lato, da una parte la mia attività, la mia propensione alla ricerca della qualità assoluta, e l’amore per l’agricoltura e l’ambiente, dall’altro gli studi in Scienze Biologiche con indirizzo Biologico Molecolare e l’amore per la ricerca. Ricerca non ne ho fatta molta (ai tempi del mio corso di laurea si preparava una tesi sperimentale che seguiva un’attività di laboratorio di almeno due anni), ma ne ho fatta a sufficienza per arrivare ad assaporare i gusti e le sensazioni positive che questo lavoro può dare. Ovviamente la mia esperienza è stata fatta con la libertà e con la serenità di uno studente che deve completare un corso di studi.

I miei studi, mi hanno fatto capire, senza alcun dubbio, che il transgenico è una tecnologia alla quale non si può rinunciare, è troppo importante ed ha potenzialità illimitate. L’esempio più semplice sono le colture di Hescherichia coli ingegnerizzato che producono insulina.

Nonostante questo, sono contrario all’applicazione delle coltivazioni Ogm nell’agricoltura italiana. Perché? L’agricoltura italiana è fatta di produzioni particolari spesso altamente selezionate, è inutile fare esempi, vi sono peculiarità ovunque; ovviamente queste produzioni, sono certamente sotto il profilo qualitativo migliori rispetto alle omologhe straniere, Ogm e non, ma sotto il profilo quantitativo e della rusticità si dimostrano inferiori. Se ragioniamo solo a quantità e convenienza, e quindi guardiamo solo al profitto, la risposta è scontata, ma visto che la nostra natura italiana, ci ha insegnato ad apprezzare quei gusti particolari che solo noi abbiamo, dobbiamo fare di tutto per preservare i nostri prodotti e dobbiamo evitare qualsiasi cosa che li possa contaminare. Cosa farei io se il mio riso Carnaroli un domani e a causa di contaminazioni geniche non avesse più le caratteristiche che lo rendono unico al mondo?

Il mio no alle coltivazioni Ogm è dovuto anche a ragioni di politica agraria, in quanto nella nostra nazione ci sono i prodotti agricoli di miglior qualità, sono veramente tanti e sono sempre più apprezzati all’estero, è il nostro unico asso nella manica, la sfida della quantità e dell’agricoltura di massa l’abbiamo persa già da un pezzo. E’ saggio in questo mercato globalizzato pensare che in futuro la nostra agricoltura possa essere competitiva sui prodotti di massa? Credo proprio di no, ma nel dubbio, c’è sempre la qualità e la peculiarità della nostra agricoltura, che è grande, e come tale merita il massimo rispetto.

 

Pubblicato su Tossic. 

Le Olimpiadi sono della gente o degli sponsor?

Che un ristorante Torinese debba scrivere: “durante l’evento sportivo torinese” e non durante l’Olimpiade non mi sta bene! Questo va contro lo spirito olimpico. Le Olimpiadi sono di tutti, non solo di chi le organizza e degli sponsor che pagano! Un po’ di decenza e di rispetto per la città che ospita l’evento. Non poter esprimere liberamente la propria cultura, perché McDonald’s ha pagato e solo nelle sue mangiatoie si può pronunciare la parola Olimpiadi è un fatto inaccettabile e vergognoso. Inoltre quelle polpette unte e bisunte non hanno nulla a che vedere con la tradizione italiana. E’ una vergogna!

Amo le Olimpiadi, e non saranno certo queste nefandezze a condizionarmi, ma mi rendo conto che lo spirito olimpico è troppo spesso tradito, sempre e solo per questioni di denaro.

Auguro a tutti di godersi le prossime Olimpiadi, e a chi sarà a Torino consiglio di provare i fantastici ristoranti della città, e di lasciar perdere le polpette, in Piemonte ne abbiamo per tutti i gusti. Su questo blog parleremo anche di cosa e dove mangiare durante i giochi olimpici.

La scrittura di questo post è dovuta alla lettura di un articolo di Massimo Granellini nella prima pagina de
La Stampa di ieri. Un articolo dal titolo: “Giochi Proibiti”.

 

Pubblicato su Torino 06.

Venerdì 10 a Bielmonte maxischermi e sciate in notturna gratis.

Ottima iniziativa a Bielmonte (alpi biellesi) per il giorno di apertura delle Olimpiadi invernali di Torino 2006. Dalle 19,30 si scia gratis e grazie al maxischermo presente sul piazzale uno si potrà assistere alla cerimonia d’apertura in diretta dallo stadio comunale di Torino.

Bell’iniziativa.

 

Pubblicato su Torino 06.