La puntata di Report andata in onda lo scorso fine settimana in cui si è parlato di oche spiumate da vivo e di produzione di piumini ha suscitato un forte clamore e un’impatto complessivamente negativo per una delle aziende italiane del settore più prestigiose, Moncler.
Oggi l’Italia ha grande bisogno di aziende come Moncler, del loro prestigio e del loro successo planetario. Questo indipendentemente dal luogo in cui producono. (Il costo della manodopera incide fortemente sul bilancio e sulla sopravvivenza e sul successo delle aziende. Allo stato e al popolo italiano spetta il compito di rendere la forza lavoro nazionale competitiva ed efficente. Oggi sul mondo del lavoro c’è una sorta di concorrenza planetaria ed è indispensabile essere competitivi, soprattutto sul rapporto qualità – prezzo).
Le aziende come Monlcer devono spiegare al mondo il modo in cui gestiscono alcuni processi che oserei definire: “sensibili”.
L’opinione pubblica oggi è molto sensibile a fenomeni come il maltrattamento degli animali. Rifiutarsi di indossare capi di abbigliamento in cui nella filiera siano comprovati processi che infliggono sofferenze eccessive agli animali è un segno di civiltà.
Il piumino d’oca è un’accessorio straordinario per proteggersi dal freddo dell’inverno e non mi sento di metterlo in discussione.
Report e il suo giornalismo d’inchiesta ha una funzione sociale importante e complessivamente sempre positiva. Io chiedo solo un po’ di attenzione in più nei confronti del nostro sistema produttivo che si è guadagnato spazio e prestigio con tanta fatica e determinazione.