Il web 2.0 e l’educazione dei giovani.

L’educazione è tutto e rappresenta uno dei punti chiave della nostra esistenza. Ci riguarda da vicino non soltanto per figli e famigliari ma per la società in cui viviamo alle prese con mali solo apparentemente oscuri. Sono i giovani ad essere più esposti e su di loro devono essere concentrati i maggiori sforzi educativi. Non deve essere limitata la loro libertà di vivere ed esplorare il mondo, ma devono conoscere le regole della vita ed il suo immenso valore.
Il web 2.0 ci mette a disposizione un mezzo in cui i giovani esprimono le loro sensazioni, le loro debolezze ed anche i loro limiti. Molti giovani espongono al mondo la loro vita grazie al web 2.0 e ci danno la possibilità con una semplice lettura di capire il loro stato d’animo.
Grazie al web 2.0 il mondo dei giovani è ha portata di click, il dovere di chi è adulto è di conoscere questo mondo che nasconde la vita dei giovani di questo tempo. Solo conoscendo i giovani si possono comprendere le loro reali esigenze e le loro difficoltà. Facciamoci aiutare dal web 2.0, educare sarà più semplice.

Il triste scenario politico italiano. Da un’insulsa petizione contro il Governo all’assurda politicizzazione delle Olimpiadi.

La democrazia vive uno dei suo massimi momenti nella consultazione elettorale a cui il popolo è chiamato. Le elezioni esprimono un risultato chiaro, anche un solo voto in più significa maggioranza e Governo. Essere eletti può sembrare un premio ma è prima di tutto un dovere. Far parte della maggioranza non significa aver vinto ma dover governare. A forza di gettare fango sulla nostra società e sulla nostra politica temo ci si sia scordati del senso del dovere che dovrebbe pervadere ogni politico eletto dal popolo. Il senso del dovere significa prima di tutto Governare quando si è chiamati a farlo, con determinazione, senza indugio, per tutta la durata della legislatura e anche per un pugno di seggi in Parlamento.
Il senso del dovere politico comporta anche il rispetto del risultato elettorale che rappresenta la volontà del popolo. Una petizione contro un Governo regolarmente eletto oltre che insensata è rappresentativa di mancanza di senso del dovere politico. Raccogliere firme contro un Governo denota assenza di rispetto nei confronti della Democrazia, degli elettori e dello stato.
Temo non servano molti anni di carriera politica per comprendere questi concetti, per imparare a governare quando si è chiamati a farlo e anche per imparare a fare opposizione in modo dignitoso.
Senza voler assolvere nessuno, perché in questo caldo agosto accade pure che alcuni Ministri scarichino su giovani atleti impegnati nel sogno olimpico responsabilità politiche, chiedendo un “gesto” per il rispetto dei diritti umani disertando la cerimonia di apertura . Parole facili, banali e ridicole, pronunciate sulla pelle altrui, sulla pelle di giovani atleti alle prese con il lavoro e con l’occasione della vita. Parole facili da una comoda poltrona e non in trincea e “gesto” chiesto ad atleti che a Pechino ci staranno pochi giorni e non agli imprenditori che in Cina fanno affari da anni.

Dal Fuel Surcharge al coefficiente che servirebbe anche all’agroalimentare.

Lo chiamano Fuel surcharge e mediante un coefficiente ricavato sull’incremento del prezzo del carburante aumentano la tariffa della spedizione. Questo fanno ormai tutti i corrieri ma mi chiedo se a farlo non sarebbe opportuno fossero anche tutti i produttori che vedono incrementare inesorabilmente i costi di materiali di consumo e servizi in funzione della quotazione del petrolio. Non c’è margine di dubbio e al petrolio sono legate tutte le materie prime che incrementano il loro prezzo seguendo la crescita dell’oro nero. L’incremento del prezzo è divenuto ormai automatico con i listini che vengono aggiornati con grande frequenza o con l’applicazione di coefficienti tipo il fuel surcharge. C’è però un settore slegato da questo meccanismo che subisce l’incremento dei costi ma riesce a stento ad applicare i conseguenti aumenti a quanto produce. Si tratta del settore agroalimentare, prigioniero forse della distribuzione, che vede come unico mezzo per limitare i prezzi al consumo, il rigore nei confronti dei fornitori. Assistiamo così a situazioni estremamente difficili come quelle recenti con aziende costrette a vendere al limite del sottocosto pur di non perdere clienti importanti che metterebbero in crisi il loro assetto produttivo. Questo è un sistema che non va bene perché per nulla equo. A mio avviso anche l’agroalimentare ha bisogno del suo coefficiente per aggiornare i listini e per cautelarsi dall’inesorabile crescita della voce costi.

Il Ritorno del Frumento.


E’ bello girare per le campagne e vedere come il frumento sia tornato ad occupare lo spazio che merita e quindi ogni fazzoletto di terra possibile. E’ bello vedere come l’agricoltura del grano sia tornata a dare un reddito accettabile, quello che ogni attività produttiva dovrebbe garantire. Le quotazioni di mercato del grano nell’ultimo anno hanno dato sostenibilità al settore, dopo lunghi periodi trascorsi a lavorare solo per ammortizzare macchinari e aziende agricole con quest’ultime che il reddito dovevano tirarlo fuori da tutto fuorché dalla coltivazione del grano. Sembra assurdo ma è la pura e semplice verità e noi che viviamo nel settore conosciamo le difficoltà che molte aziende hanno vissuto per via di un prezzo del grano per molti anni a prezzi molto bassi e non sufficienti a garantire reddito. Potrà sembrare strano ma quella del grano è stata una delle tante situazioni limite dell’agricoltura italiana, spesso vittima delle quotazioni internazionali e dello strapotere della distribuzione organizzata. Oggi chi si lamenta della strategia dei produttori, restii a vendere il loro grano in attesa di una ulteriore crescita della quotazione, sono le stesse persone che per lunghi anni hanno ignorato l’esigenza di dare sostenibilità a questo importante ramo della produzione agricola italiana. Il mercato è così ed è sempre stato spietato per i produttori che oggi oltre alla voce entrate, vedono in attiva e preoccupante crescita anche quella uscite e c’è veramente poco di cui rallegrarsi. Il grano nel frattempo è tornato protagonista nei campi e questo basta a renderci felici.

Le Ricette Goderecce: Linguine con pomodorini, Bottarga di Orbetello e Mozzarella di Bufala.




Le Ricette Goderecce, emozioni gustative intense che accompagnano i nostri pasti. Con la stupenda Bottarga di Orbetello abbiamo preparato una pasta (linguine) condita con un sugo di olio aglio, pomodorini e mozzarella di Bufala Campana. In abbinamento Erbaluce di Caluso “Fiordighiaccio” (cooperativa produttori) fresco, fruttato e floreale, ottenuto mediante criomacerazione. Continue reading

Con Liborio a Squisito 2008.

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Il 2 giugno 2008 a Squisto con l’amico Liborio. In degustazione uno degli ottimi vin rossi prodotti dalla comunità di San Patrignano.

Il Piacere di un Caffè a Piazza Navona.

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Piazza Navona è senza dubbio uno dei luoghi più belli ed affascinanti della nostra Italia. La scorsa settimana sono stato a Roma per la presentazione della DOP Riso di Baraggia Biellese e Vercellese e ho voluto provare il piacere di un caffè in questa straordinaria piazza. Nonostante il salato conto (16 euro per 2 caffè e 1/2 litro di acqua minerale) ritengo ne sia valsa la pena.
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Degustazione di un Cannolo Siciliano preparato all’istante. Video di Liborio Butera.

A squisito abbiamo degustato un gustosissimo cannolo siciliano preparato all’istante. Il video è di Liborio Butera.

Il Grande Panino con la Porchetta di Danilo Azzocchi.

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L’autentica porchetta romana preparata artigianalmente da Danilo Azzocchi è un piacere imperdibile (Tommaso Farina la definisce addirittura divina). A squisito l’abbiamo potuta gustare tra due fette di vero pane ed è stato un gran pranzo. Continue reading

Aglio e Cipolla. Video di Liborio Butera.

Alcune mie considerazioni su aglio e cipolla e sul loro utilizzo in cucina.
Il video è di Liborio Butera.